La crisi della pianificazione urbanistica tradizionale, frutto della disciplina vincolistica della legge n. 1150 del 1942 basata sullo “zoning”, autoritativa e fortemente sperequativa, ha progressivamente giustificato la diffusione di modelli di natura perequativa attuati anche attraverso forme consensuali e negoziali, volti al governo del territorio.
Seppur riconosciuti come legittimi, questi strumenti nella pratica si sono diffusi con modalità operative fortemente eterogene, evidenziando limiti e incertezze sulla loro corretta applicazione.
La finalità del seminario è quella di individuare gli elementi caratteristici di questi strumenti, delinearne finalità, potenzialità e limiti nel loro utilizzo, anche attraverso la discussione di casi pratici.